Negli Yoga Sutra, Patanjali, descrive e ci accompagna lungo il cammino dello yoga attraverso 8 passi (Asthanga Yoga).
I primi due, YAMA e NIYAMA, che spesso non vengono presi in considerazione:
- sviluppano l'indagine su noi stessi
- permettono di individuare le PRIORITA' da coltivare durante la pratica
- aiutano a ridurre i flussi mentali (vritti)
- curano l'AZIONE INTERIORE
- danno vita ad un processo di TRASFORMAZIONE della vibrazione sottile dell'individuo
- rendono la pratica sacra e la elevano ad un atto di PURIFICAZIONE.
Da OTTOBRE, nelle lezioni settimanali, approfondiremo i primi due stadi - YAMA e i NIYAMA - cosa sono e come possono essere applicati:
- nella RELAZIONE con NOI STESSI
- nella RELAZIONE con GLI ALTRI
- come supporto per NUTRIRE e SOSTENERE la PRATICA
DA DHARANA A DHYANA
DALLA CONCENTRAZIONE ALLA MEDITAZIONE
La proposta per questi giorni di ritiro riguarda la ricerca di una via che conduce ad esplorare lo stato dell'ascolto.
Cosa vuol dire ascoltare, ascoltarsi? A cosa ambiamo quando ci predisponiamo all'ascolto? E' un'attività volontaria o un modo di essere, di vivere?
Mettere in atto un'autoeducazione per imparare come si osserva, smascherare i propri condizionamenti, i circuiti mentali, per gettare le fondamenta di un ordine interiore.
Nello Hatha Yoga, questa educazione avviene a partire dal corpo, che è lo strumento per la nostra indagine. Non sempre ciò che è noto è conosciuto. Ed è proprio nella conoscenza del proprio corpo, degli schemi posturali e di movimento, nella relazione che instauriamo con esso che si può porre il seme di un ascolto che via via conduce alla percezione del nostro essere e al dinamismo della vita.
La tenerezza, la duttilità, l'arrendevolezza e l'adattabilità, sono qualità che liberano molte energie latenti a livello muscolare, nervoso, ghiandolare e cerebrale, aprono all'incontro con se stessi, al vivere il corpo e dunque la posizione (asana) in modo non conflittuale, predisponendo al silenzio interiore e allo stato meditativo.
RIFLESSIONI ED ESPERIENZE
SULLE DIVERSE ESPRESSIONI DELLA COSCIENZA
La natura dell'essere umano è un insieme di capacità che soddisfano funzioni diverse a livelli diversi, ma siamo orientati a percepire maggiormente gli aspetti grossolani.
Nello yoga viene descritta con un modello stratificato di 5 involucri (Kośa), espressione dei diversi livelli di coscienza, dal più grossolano al più sottile.
Nei giorni del seminario sperimenteremo attraverso la pratica:
- Annamaya Kośa, il corpo fisoco;
- Prānamaya Kośa, il corpo energetico;
- Manomaya Kośa, il corpo mentale;
- VijῆānamaKośa, il corpo intellettuale;
- Ānandamaya Kośa, il corpo della beatitudine.
Radicheremo le pratiche nel corpo fisico per poi muoverci in un corpo più grande, quello pranico, e contattare poco alla volta le altre sfere.
Ora ON DEMAND il percorso delle lezioni 2022-23
Esploreremo, attraverso asana, pranayama e pratiche di preparazione agli stati meditativi, la presenza dei chakra non come entità ma come una lente che permette di osservare il corpo fisico e la relazione che si instaura con esso, gli schemi che si manifestano nella vita, i modi in cui si pensa, si sente e si affrontano le situazioni che l'esistenza presenta.
Attraverso questa osservazione, si prende consapevolezza delle proprie difese e necessità intraprendendo un viaggio attraverso le molte dimensioni del proprio sé.
L'attenzione viene portata di lezione in lezione:
- all'individuazione dell'area anatomica in relazione alla collocazione del chakra
- alle funzioni fisiologiche interessate
- alle qualità emotive
- al simbolismo
- alla vibrazione energetica
26 ore/lezioni sui CHAKRA suddivise per centro energetico: Muladhara, Swadhisthana, Manipura, Anahata, Vishudda, Ajia, pratiche di integrazione.
In ogni lezione: introduzione al tema trattato pratica di circa 1 ora.
DALLE ASANA AL PRATYAHA,
DAL CORPO ALLA RITRAZIONE DEI SENSI
La mente, spesso affollata, di pensieri, di parole, di ricordi e di proiezioni, risulta rumorosa, invadente, reattiva e prevaricante sull'ascolto di sé. Lo yoga ci mette a disposizione degli strumenti per incontrare una condizione di maggiore silenzio mentale.
Nell'Asana i dinamismi del fare e dell'azione si acquietano, si silenziano e il corpo, che vibra di energia, permette di assaporare le percezioni sensoriali che vi abitano.
Si nutre un'attitudine di osservazione attenta e profonda, che permette di trasformare le tendenze mentali ed emotive e apre a qualità come discernimento, tolleranza, equanimità, intuizione.
Liberi dai condizionamenti abituali ci si lascia poi andare ad uno stato di Pratyahara, la ritrazione dei sensi, dove l'alleggerirsi della loro presenza, l'attenuarsi delle influenze esterne, apre a ulteriori spazi di silenzio e a ritmi poco esplorati.
Faremo queste esperienze attraverso asana, pranayama, mantra e yoga nidra.
Lo stato meditativo accade, quello che si può fare è predisporre la mente in uno stato di maggiore calma e tranquillità, maggiormente libera dai condizionamenti nel quale le vritti (i flussi mentali), si riducono. Nella tradizione yogica ci sono delle strategie da mettere in atto.
Lo sperimentiamo:
- attraverso il RESPIRO 14 gennaio 2023 ore 9:30-12
Le pratiche respiratorie ed i pranayama sono il ponte tra il mondo interiore e quello esteriore. Permettono di volgersi all'interno e percepire i processi sottili della mente al di là della percezione sensoriale;
- attraverso il MANTRA 4 febbraio 2023 ore 9:30-12
Il mantra è una vibrazione sonora, un suono antico, primordiale e potente per il risveglio della coscienza interiore e fa parte della cultura spirituale dell'uomo; genera un'energia che può liberare la mente dai suoi normali stati di identificazione e dai modelli di comportamento, permettendo una maggiore ricettività;
- attraverso lo YOGA NIDRA 18 febbraio 2023 ore 9:30-12
Affonda le sue radici nel Tantra, poi ripreso e semplificato da Swami Satyananda Saraswati. Induce uno stato di profondo rilassamento del corpo e mantiene al tempo stesso la coscienza vigile e ricettiva: uno stato coscienziale che sta al confine tra il sonno e la veglia.
Conoscere il proprio respiro, prenderne consapevolezza e imparare a gestirlo con una modalità volontaria. Esercizi respiratori per:
- aumentare la capacità respiratoria
- calmare la mente
- gestire le emozioni
- entrare in un'intimità maggiore con se stessi
Il mantra è una vibrazione sonora, un suono antico, primordiale e potente per il risveglio della coscienza interiore e fa parte della cultura spirituale dell'uomo.
Può essere vocalizzato a voce alta, sussurrato o ripetuto mentalmente e genera un'energia che può liberare la mente dai suoi normali stati di identificazione e dai modelli di comportamento, permettendo una maggiore ricettività.
Faremo dunque esperienza del mantra come supporto alla pratica di asana, pranayama e yoga nidra per predisporci agli stati meditativi, utilizzando soprattutto quelli composti da poche sillabe.
La pratica dello yoga ha sfaccettature, metodi, approcci e lignaggi diversi.
Ma l'idea comune è quella di offrire una visione, uno sguardo sulla vita.
Non sappiamo cosa ci attende nel cammino della vita, ma una volta intrapreso il percorso dovremo percorrerlo, passarci attraverso vivendo quello che si incontra; uno sguardo che accoglie, libero dai condizionamenti, può essere un grande supporto.
Attraverso l'esperienza della posizione del corpo (asana) nello spazio e la relazione tra le sue parti, si prende consapevolezza dell'atteggiamento posturale che assume il corpo che è indice della relazione che si ha con se stessi e con ciò che succede intorno a sé. Soffermarsi in una posizione spesso apparentemente innaturale e a volte scomoda, è una forma di apertura, indice di disponibilità a mettersi in discussione.
Attraverso il respiro si fa esperienza del processo ciclico dell'accogliere e del lasciare andare.
Attraverso l'osservazione del pensiero si sperimenta lo stare con quello che c'è nel momento.
Nei giorni del seminario sperimenteremo le possibilità che lo yoga ci offre:
- la possibilità di creare un'attitudine disponibile che permette di predisporsi con animo sereno, aperto e accogliente alla scoperta di ciò che ci è ancora ignoto;
- un modo per conoscersi, per ascoltarsi, per mettersi in relazione con gli altri e con qualcosa di più grande, vasto e misterioso.
Il respiro consente di preparare il corpo e la mente all'interiorizzazione attraverso il movimento e la loro coordinazione; di entrare in profondità nel corpo materia durante il mantenimento di un asana; di abbandonare il corpo materia ed entrare nel corpo energia attraverso il pranayama; di espandere la coscienza durante la meditazione.
Il respiro come centro del processo di conoscenza di sé, come via di ricerca che consente di scardinare e abbandonare gli schemi abitudinari nell'azione, nella relazione con il corpo e con la mente.
Agire, camminare, mangiare, dormire e anche praticare e insegnare lo yoga possono diventare azioni ripetitive e meccaniche, prive di un'attitudine volta alla presenza.
L'intenzione può essere la svolta per modificare le abitudini nella pratica e nella vita di tutti i giorni. Ogni aspetto della pratica (asana, pranayama, meditazione) sostenuta da una corretta direzione può assumere una profondità maggiore e dare avvio ad una ricerca interiore.
Un processo che non è distinto da quello che è la vita di tutti i giorni.
Un approccio completo che trova le sue radici negli Yoga sutra di Patanjali e che accompagna l'individuo alla comprensione di sé