PRATICARE A CASA: FORZA E UMILTA', IL GUERRIERO E L'EROE

27/04/2020
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Premetto,
lo Yoga non è una bacchetta magica che risolve la propria esistenza in un batter d'occhio: è solo con dedizione, con una pratica continua e costante che si può avviare un cambiamento reale che coinvolge tutti gli aspetti dell'individuo.
Lo Yoga ci offre una strategia da mettere in pratica, che elimina le sofferenze (klesha) che ci affliggono, attraverso l'azione (kriya), attraverso la pratica, per far emergere ciò che è già in noi a livello embrionale, ma è nascosto e soffocato.

Ogni individuo è un guerriero che affronta le proprie battaglie piccole o grandi che siano. Mettendo in atto uno studio dettagliato di sé (svadhyaya) che riguarda l'intera struttura della personalità (aspetti mentali, emozionali e spirituali), ci si percepisce da prospettive diverse, si riconosce in sé la forza e gli strumenti necessari per superarle.

Questo è quello che vi propongo:

Il guerriero è ben radicato nel presente, si ascolta per individuare una strategia (1) per affrontare la battaglia che si trova a combattere. Trova inizialmente una forza dirompente rispetto a quel momento particolare individuando le sue armi (2), ma sa anche guardare oltre l'orizzonte (3), oltre quel singolo momento. Sa sviluppare una visione d'insieme (4) che lo porta a considerare la situazione in una visione più ampia. Apre il suo cuore e si espone alla sfida (5, 9).
Il guerriero diventa eroe quando diventa umile, quando si affida al flusso della vita (Ishwara pranidhana, 8), si inchina al suo volere (6) con devozione (10), il più grande atto di fiducia che possa mettere in atto.
Il guerriero vede le sue paure, non le soffoca, e, riconoscendole, possono vivere in lui senza opprimerlo perdendo a poco a poco di intensità (Abhaya mudra, 11).
Ad ogni battaglia muore (12) per poi rinascere (1).

Avvertenze:
cosa modifica e caratterizza la pratica yogica è l'INTENZIONE, altrimenti una qualsiasi sequenza di asana può essere una sequenza di posizioni del corpo che porta con sé poca roba se non lo stiramento e l'allungamento muscolare. Vi invito dunque, prima di sperimentare il susseguirsi delle asana, di rileggere le mie considerazioni, non perché siano valide in assoluto, ma perché possano essere spunto di riflessione, che vi induca a formulare un'intenzione che orienti il vostro stare.

Hari om tat sat

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